Castello Colonna e Torre Saettiera. IL SOGNO DI UN RECUPERO

09.03.2025
di Luciano Bruno.

 

Le pietre originali della torre saettiera del Castello Colonna sono ancora depositate presso l'ex stabilimento Pezzullo.
Sapientemente messe da parte dieci anni fa, quando il torrino crollò, ed in attesa di essere riutilizzate per una sua ricostruzione.
La ricostruzione è il sogno degli amanti del Centro Antico, riuniti ieri sera in un sit in trasmesso in diretta da RadioEboli1.
Al posto della torre che aveva circa mille anni di età, c'è una struttura di "tubi innocenti" che intralcia il traffico lungo la salita Ripa.
La questione è complessa e lo stesso sindaco, Mario Conte, intervistato da Flavia Falcone, non sa più cosa fare...già.. perchè la colpa di questa situazione non è della sua Amministrazione.
Il Castello appartiene al demanio ed ospita l'Istituto di Custodia Attenuata nelle mani del Ministero della Giustizia.
Il governo, tempo fa, annunciò che si disfarrebbe volentieri di questa grande, storica struttura, la cui manutenzione è costosa, ma di fatto non ha ancora risposto alle numerose sollecitazioni .
A cosa fu dovuto il crollo?
Inutile nascondersi dietro un dito: numerosi, autorevoli testimoni lo attribuiscono all'uso impattante dei martelli pneumatici per la edificazione della cosiddetta "Casa del Pellegrino" poi divenuta Centro Polifunzionale e che, attualmente, ospita Assi, l'azienda speciale Sele Inclusioni.
Qualcuno ci fa notare che sarebbe bastato usare piccole cariche di plastico inserite in dei pozzetti per frammentare la roccia e scavare le fondamenta come si fa in questi casi.
Fra le concause del crollo, di sicuro vi è la vetustà della struttura e la mancata irregimentazione delle acque reflue dal terreno circostante il Castello.
Qualcuno aveva attribuito la colpa al pino storico che insiste nel giardino.
Ci hanno fatto anche notare che sono stati praticati dei fori in maniera marchiana lungo le millenarie mura di cinta. Forse per fare defluire l'acqua piovana.